Paolo Ortelli
{DJ, Producer & Remixer a 360 gradi}
Intervista di Kevin Beetlestone
{Comedian, English teacher and writer}
Ciao Paolo, è bello rivederti. Tu sei ovviamente un DJ famoso, un producer e un remixer. Potresti darci brevemente un’idea di ciascuno di questi ruoli?
Teoricamente il DJ e il producer sono due ruoli completamente diversi, perché, il Deejay seleziona, “suona” e mixa dei brani, mentre il producer si occupa di confezionare e produrre musica, di qualsiasi genere. E non è detto che un bravo producer di musica House o EDM (electronic dance music), abbia le stesse doti davanti ad una console in discoteca e/o viceversa. Il Remixer, invece, è una delle cose che può fare anche un producer quando produce una nuova versione di un pezzo originale con un nuovo arrangiamento, cosiddetto “Remix”. Negli ultimi anni, i DJ sono diventati sempre più “artisti” a tutto tondo.
Non è assolutamente necessario che un DJ sia anche un producer e viceversa. Ad alti livelli un DJ che produce anche dei pezzi di successo, fa sì che possa attirare molte persone ai propri DJ set live, durante i quali può selezionare brani di sua appartenenza, remix, versioni edit, differenti da quelle originali, che sono sicuramente per il pubblico, motivo di curiosità e unicità.
Qual è stato il tuo più grande successo personale e qual è stato il tuo più grande successo commerciale? Quanto sono strettamente correlati?
Il mio più grande successo commerciale, sono stati alcuni dei miei brani, “Sex On The Beach“ su tutti, o produzioni come “Voglio Tornare negli Anni 90” o “Scusate per Il Disagio”, per i quali ho ricevuto, essendo stato di entrambi sia coproduttore che coautore, due dischi d’oro. Poi sicuramente i remix ufficiali per Bob Sinclar, Britney Spears, Selena Gomez, Enrique Iglesias, nonché la collaborazione, che ancora continua con DJ Antoine e Mad Mark (Fabio Antoniali) con i quali ho anche un bellissimo rapporto di amicizia e il brano di Gigi D’agostino, “Ripassa” di cui sono coautore.
Paolo Ortelli con Bob Sinclar, Enrique Iglesias e con DJ Antoine, Mad Mark, Armando, Eric Zayne
Hai lavorato anche con la tua mamma, che è anche la protagonista principale del video “È PRONTO!” che sta avendo un enorme successo con milioni di visualizzazioni su TikTok. Come è nata questa idea? Ti saresti aspettato tutto questo un successo?
Mi viene da ridere al solo pensiero. Ero andato a trovare i miei genitori per qualche giorno nella loro residenza estiva e mi ero portato un laptop per terminare alcuni lavori. Come sempre mia mamma mi chiamava per andare a mangiare e come quando ero ragazzino mentre“smanettavo” con la mia console in taverna, fingevo di non sentire perché coinvolto da ciò che stavo facendo. Allora le ho detto: “Se gridi un’altra volta, giuro che ti registro e ne faccio un disco!” Così è stato!
Puoi parlarci di un luogo particolare in cui hai suonato come DJ e che per te che ha un significato speciale?
Ce ne sarebbero tantissimi. Un locale che mi ha strabiliato è stato lo Skybar di Beirut, in Libano: un anfiteatro romano su un Rooftop di un palazzo, circondato da cannoni lanciafiamme. Wow è stato pazzesco!
Un significato speciale ha per me il Jimmy’z di Monte-Carlo, in cui sono stato per anni, una volta al mese regular guest. Il Jimmy’z rappresenta davvero un’epoca. E poi non mi scorderò mai la prima volta in Repubblica Ceca, quando mi resi conto che Sex On The Beach era diventato veramente una hit e le trasferte in Russia con un freddo cane: 30 gradi sotto zero. E per finire gli eventi straordinari di Busan e Seoul in Corea del Sud, ma soprattutto i tour in Giappone, con migliaia di fan che accorrevano alle nostre serate. Quello è veramente indimenticabile!
Le tue produzioni sono presenti sulle maggiori piattaforme di musica online (Spotify, Itunes, YouTube Music). Come è cambiata la distribuzione della tua musica negli anni?
Oggi ci si affeziona e disaffeziona ad un artista con un click, uno swipe… È tutto più rapido, ci sono mille scelte che un fan può fare, molteplici proposte, ogni giorno. La musica, l’utente, non la “suda” e quindi secondo me non le viene dato più lo stesso valore che le davamo noi una volta, che ci innamoravamo di un artista, compravamo i suoi album e avevamo i suoi poster a casa.
Anche le canzoni: la qualità sonora è aumentata a dismisura, ma c’è a mio avviso molta meno “Arte”. È quasi tutto basato sul marketing e questo non mi piace molto, ma c’è anche un rovescio della medaglia ossia, qualsiasi artista talentuoso può farsi conoscere autonomamente, grazie al suo telefonino e postando un video in cui mostra le sue doti. Questo è davvero molto bello.
Cosa ti piacerebbe fare in futuro? Ci sono altri collaboratori con cui vorresti lavorare?
Mi piacerebbe contribuire a far tornare in auge la musica EDM, che è passata un po’ in secondo piano. Sai, sono cicli. Di artisti ce ne sarebbero tanti e due che stimo moltissimo, per esempio sono David Guetta e Axwell. Diciamo che a 42 anni, dopo essermi tolto molte soddisfazioni, non hai più molto da desiderare, ma comunque sarebbe davvero un onore poter collaborare con loro.
Bene, grazie Paolo per il tuo tempo. Non vedo l’ora di sentire in futuro i tuoi prossimi brani e di guardare i tuoi video. Sei veramente un’artista a 360 gradi!