Freddie per sempre
{La sua musica è ancora la colonna sonora delle nostre vite}
di “Bettina” Abby Wright {Brixton-London}
Il leggendario frontman dei Queen morto il 24 novembre 1991 (30 anni fa oggi) a causa di una polmonite bronchiale, relativa a una diagnosi per HIV, aveva 45 anni. Milioni di persone di tutto il pianeta piansero la sua scomparsa. La notizia sui giornali fu da prima pagina, specialmente su quelli britannici che titolarono: “FREDDIE È MORTO”.
Fu uno shock per tutti all’epoca. Lo ricordo bene.
A quel tempo, la notizia me la diede un mio caro amico, era spaventato. Anche lui, affetto dalla stessa malattia, gli erano stati dati in media sei, otto anni di vita e cercava in tutti i modi di trascorrere al meglio, quanto più tempo gli era concesso. Immagino che anche Freddie Mercury abbia pensato di fare la stessa cosa e certamente lo fece.
La dichiarazione rilasciata da Freddie poco prima di morire appena un giorno dopo aver annunciato di essere sieropositivo, concludeva con questa frase:
“È giunto il momento per i miei amici e fan
di tutto il mondo di conoscere la verità.
Spero che tutti si uniranno a me,
ai miei medici e a tutti coloro che nel mondo intero stanno lottando contro questa terribile malattia”
Freddie voleva che la sua morte salvasse gli altri, sensibilizzando le persone di tutto il mondo ad unrsi nella lotta contro l’HIV. E lo ha fatto.
La sua morte ha accresciuto la consapevolezza, ispirato l’azione e, cosa altrettanto importante, ha raccolto un’enorme quantità di denaro per finanziare la ricerca, sostenere le persone colpite e per educare a combattere questa malattia.
Ad oggi la scienza ha fatto passi da gigante, si può infatti vivere una vita normale con l’HIV grazie ad un trattamento efficace, specialmente quando viene diagnosticata precocemente per poter avere accesso alle cure mediche e conseguentemente alla terapia anti-HIV.
Anche il mio amico ce l’ha fatta, ma questa è un’altra storia.
Trent’anni fa Freddie ci lasciava per sempre. Uno di quei personaggi in assoluto più amati di tutti i tempi.
Un talento irripetibile, con una eredità che potrebbe non essere mai eguagliata. La sua abilità vocale, il suo talento al pianoforte e la sua messa in scena sul palco, coinvolgente e carismatica, spettacolare e stravagante, lo hanno reso uno dei musicisti più ammirati della storia e che ancora farà parte, per molto tempo, della colonna sonora delle nostre vite.