Claudio Maffei Group: “Nineteen Sixty-Eight”
{omaggio alla libertà creativa}
di Jupiter {Fashion Buyer} Milano
Ho conosciuto Claudio oltre 15 anni fa, quando MySpace era ancora la rete sociale per eccellenza, con un player integrato dove potevi ascoltare i pezzi dei vari musicisti (anche in erba) ed era più facile entrare in contatto con tutti (anche con i più famosi).
Ma che ne vuol sapere oggi Facebook, Youtube o WhatsApp… Se mi sono appassionata così tanto alla musica di Claudio, è stato anche grazie al vecchio Myspace.
Ai tempi lui era “Dejavu band” e sentirlo cantare allora, i pezzi dello zio Croz (NdR David Crosby – CSN) mi faceva venire i brividi: una voce così calda e corposa, ma anche graffiante e potente che per quanto mi riguardava, avrebbe potuto assordare un’arena intera senza bisogno di un microfono.
Ed è sconvolgente pensare quanta strada abbia fatto da allora e soprattutto, accorgersi che il tempo non ha lenito, smussato, attenuato la sua splendida voce.
Claudio Maffei cavalca da diversi anni le scene romane, ma oltre ad essere un gran musicista, è davvero un artista dotato di una grintosa voce che ricorda un timbro tra Chris Cornell, David Crosby e John Fogerty. Ha militato in diverse formazioni in ambiti rock, blues, folk, soprattutto nel panorama live italiano.
Numerosi anche i concerti one-man-band chitarra e voce come anche le collaborazioni con noti artisti, tra i quali: il bluesman americano Nathaniel Peterson, il chitarrista veneto Tolo Marton, il percussionista americano Karl Potter, il bassista cantante Michael Brill, i chitarristi Nicola Costa, William Stravato, Franco Vinci, Alex Valle, Stefano Ciotola, Laurent Digbeu, Mats Hedberg, la blueswoman Francesca De Fazi, il bassista Mario Guarini, il bluesman fiorentino Filippo Barontini, la bassista Fabiola Torresi, i batteristi Pino Liberti, Sandro Chessa, Valter Detond.
Ha pubblicato tre album: Pinco è Una Nazione (2003); Today And Tonight (2012) poi ripubblicato nel 2019 con Redwood Recordings come Muff Brotherhood dal titolo Somewhere Along the Shore; oltre due singoli nel 2014, Nell’Ombra e Nubi Di Ieri La Ballata di Eric Fletcher.
Nel 2020 il terzo album
di canzoni originali:
NINETEEN SIXTY-EIGHT
La sua proposta dal vivo: da one man band chitarra e voce a duo unplugged, trio, quartetto e quintetto elettrico. Parallelamente all’attività live e discografica in ambito folk-rock-blues, negli ultimi anni sta realizzando una libreria di musiche originali pensate per un uso da commento sonoro disponibile su www.cmmusiclibrary.it.
Nineteen Sixty-eight
è il nuovo album di Claudio Maffei…
ed è un grande album!
Nato da una costola del progetto Muff Brotherhood dal quale si avvale della partecipazione di alcuni dei musicisti di più recente collaborazione: Alessandro Chessa e Fabiola Torresi.
L’album racchiude 11 brani scritti negli ultimi 8 anni, che rappresentano diversi momenti basilari del lungo percorso musicale di Claudio Maffei. Permangono alcune chiare contaminazioni del mondo folk della westcoast di Crosbyana memoria, come è stato per il precedente lavoro del Muff Brotherhood – Somewhere Along The Shore, ma virando spesso e con decisione in quel mood sonoro tipicamente anglosassone che ha caratterizzato il sound del classic rock come si potrà intuire già dal primo brano.
Il titolo dell’album non è il mero riferimento all’anno di nascita di Claudio Maffei, ma vuole rendere omaggio all’inizio di un periodo di grande libertà creativa nella musica e nelle arti tutte, al quale Claudio è sempre rimasto profondamente connesso, questo omaggio al 1968 si completa con i disegni di copertina della bravissima Ira Miliucci.
Claudio Maffei Group
Claudio Maffei
voce, chitarra acustica, chitarra 12 corde,
chitarra elettrica, piano, tastiere
Alessandro Chessa
batteria, percussioni, cori
Fabiola Torresi
basso, cori
Con la partecipazione di:
Mario Guarini, Tolo Marton, Nicola Costa, Michael Thomas Brill,
Nicola Di Già, Enrico Chiarioni