Tom of Finland: The Darkroom
{In mostra all’avamposto di Fotografiska a New York}
di Federico “Mac” Macchi
{Reportage, documentaristica}
Touko Valio Laaksonen, conosciuto con il nome d’arte Tom of Finland, è stato un disegnatore e illustratore finlandese, noto per le sue illustrazioni omoerotiche che hanno influenzato la cultura gay del ventesimo secolo. Nel corso di quattro decenni relizzò oltre 3.500 illustrazioni caratterizzate da una forte sessualità, in cui venivano raffigurati uomini muscolosi con peni di grosse dimensioni.
Questo grande illustratore, conosciuto a livello internazionale, è famoso anche per la sua interpretazione prolifica e e soprattutto positiva, di uomini gay sicuri di se stessi e fieri della propria sessualità. I suoi soggetti rappresentativi sono maschili, attraenti, dotati di muscoli e genitali pronunciati e spesso vestiti con uniformi o indumenti di pelle. Le sue rappresentazioni della cultura queer, apprezzate anche dal folk queer e dai membri della comunità leather/fetish, hanno sfidato profondamente la società contemporanea e hanno consolidato Tom of Finland come uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo.
Tom, cresciuto in una Finlandia bigotta, dove l’omosessualità era punibile dalla legge fino al 1971 e la classificata come disturbo mentale fino al 1981, fotografava di nascosto i suoi modelli, per usarli come riferimento per i suoi disegni; opere che sarebbero diventate ambite nella cultura gay underground.
In seguito, con una crescente apertura in Occidente, avrebbe poi vissuto metà della sua vita a Los Angeles, dove le libertà gay stavano fiorendo e la sua arte si diffuse così, in tutto il mondo.
Per celebrare l’anniversario della sua nascita, Fotografiska di New York, in collaborazione con la Tom of Finland Foundation ha prodotto The Darkroom, uno studio entusiasmante sulla vita e sul processo lavorativo dell’artista. La mostra, visibile fino al 20 agosto 2021 a New York, curata da Berndt Arell, è il percorso artistico di Tom of Finland da Stoccolma fino a New York, per festeggiarne il 101° compleanno. L’esposizione consiste proprio nei ritratti fotografici che sono serviti come immagini di riferimento per i suoi famosi disegni omoerotici.
Queste fotografie ritrovate, furono accuratamente nascoste e confinate nel suo studio di casa e nella sua camera oscura per anni, insieme a gran parte della corrispondenza tra l’artista e i suoi soggetti, in parte distrutta a causa dell’illegalità dell’omosessualità in quel momento. Aver scattato queste fotografie avrebbe rischiato, nella sua nativa Finlandia, una pena detentiva. Tra le fotografie ci sono ritratti di amici e partner – inclusi quelli che Tom of Finland e il fotografo statunitense, Robert Mapplethorpe hanno scattato insieme.
La Fondazione Tom of Finland ha l’obiettivo di preservare il vasto catalogo di opere dell’artista, ma non solo, cerca di offrire un rifugio per tutta l’arte erotica contro la discriminazione dilagante. Oggi la fondazione si impegna a educare il pubblico sui meriti culturali dell’arte erotica e a promuovere atteggiamenti più inclusivi e tolleranti nei confronti della sessualità.