Tim Walker e il paese delle meraviglie
{Stay Weird, Stay Different}
di Monica Bani {Fotografa}
Alice ci ha portato nel Paese delle Meraviglie attraverso le pagine di un libro, Tim Burton ha raccontato la sua storia in un film e Tim Walker (sarà un caso che questi due visionari portino lo stesso nome?) ci porta in un altro mondo di meraviglie.
Se vi capita di osservare uno scatto di Tim Walker, sono certa che subito penserete di aver già visto qualcosa di simile: magari un frame di Tim Burton, appunto; oppure in un dipinto di Magritte. Certo è, che i suoi scatti ci portano nel mondo delle fiabe e ci ricordano la nostra capacità di sognare e di perderci nelle favole.
Tim Walker, classe 1970, eccentrico e visionario fotografo di moda. Nato e cresciuto in Inghilterra, negli anni ‘90 si trasferisce a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon. Al suo ritorno nel Regno Unito si concentra sui ritratti e all’età di 25 anni pubblica il suo primo pezzo per la rivista Vogue. Pubblicazione che apre le porte ad una lunga carriera su molte testate importanti in tutto il mondo tra cui, W Magazine, Love Magazine e proprio Vogue. Mostre, libri e esposizioni permanenti al Victoria and Albert Museum e alla National Portrait Gallery, mondo del cinema, sono alcuni dei grandi traguardi raggiunti da questo artista geniale.
I suoi scatti, da uno stile quasi teatrale, abbinano stravaganza e romanticismo e traghettano l’osservatore in una dimensione nuova, altro dal reale, lontano dalla frenesia del presente e dagli affanni del tempo.
Tim Walker prepara i set fotografici ispirandosi ai ricordi, ai sogni, alle favole e lascia libero spazio alla sua inarrestabile immaginazione.
«Molti degli oggetti che ho visto durante le mie ricerche hanno riempito il mio cuore di bellezza», dice al Guardian.
«Per questo ho voluto provare a creare una fotografia che riferisse allo spettatore non solo l’estetica fisica della cosa in sé, ma anche la mia reazione emotiva mentre la fotografavo. Ogni scatto è una lettera d’amore per un oggetto su cui mi sono fermato. Ciò che mi interessa è rompere i confini che la società ha creato, per consentire ai più vari tipi di bellezza di poter essere celebrati»