Evanescent, un viaggio viscerale
{un dialogo tra vittima e carnefice su uno dei mali insiti del contemporaneo}
Marco Belardinelli {Fotografo}
Può l’uomo sentirsi violentato nel suo centro vitale? L’ansia giace latente e aspetta di venire fuori, come un serpente nascosto tra le rocce attende la sua preda. I ritmi dell’umano sono continuamente in defibrillazione, gli impulsi a 360 volt e la brutale metamorfosi dei fatti rendono vulnerabile la soglia dell’anima. Il veleno è in circolo: un turbinio di contrasti emotivi che schizzano, rimbalzando tra le pareti della corteccia cerebrale sino a rendere in brandelli la materia, le cui particelle, galleggianti in moto errante, mutano continuamente in forme indefinite, destinate al “mai” ricomporsi.
Il loro vagare, dal destino nullo, accompagnato da grida soffocate di dolore. Il valore assoluto è schiacciato da quell’essere, così che quel maledetto rende la sua vittima evanescente.
Come ogni morte ha la sua rinascita, così l’amore nella sua essenza più semplice guarisce ogni male e rigenera. Questo è il battesimo del moderno, inespugnabile, essenziale per poter vivere con pienezza la propria esistenza: alla fine del tempo, solo allora, volgeremo lo sguardo altrove, senza il timore di una vita incompiuta.
Oggi sono un uomo nuovo che ha trovato il suo perché: guardo il mio nemico con occhi diversi, ho camminato insieme a lui per lungo tempo e l’ho conosciuto. Umilmente, oggi lo rispetto.
Marco Belardinelli
Marco Belardinelli è un fotografo
recensito su importanti testate del settore quali Exibart, Artribune
Nel 2019 esce con questo nuovo progetto, EVANESCENT,
attualmente pubblicato su fanzine.
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