di Jupiter {Fashion Buyer} Milano

Lo stilista e designer Alber Elbaz, famoso per la sua esuberante immaginazione e personalità, per 14 anni alla direzione creativa della casa parigina Lanvin, è morto all’età di 59 anni all’American Hospital di Parigi per complicanze Covid-19.
La pandemia ci ha portato via un’altro genio creativo, un poliedrico e geniale stilista che fece rinascere la maison Lanvin, vestendo dive come Demi Moore, Nicole Kidman, Catherine Deneuve, Kate Moss, e la meravigliosa Meryl Streep che ritirò l’Oscar 2012 agli  Academy Awards con la pellicola “The Iron Lady”, fasciata in uno splendido e iconico abito Lanvin in lamé dorato, rifinito con una cintura intrecciata in oro e strass.
La sua morte è stata confermata questa mattina da Richemont, partner del gruppo di lusso di Elbaz in AZ Factory, il nuovo marchio di moda prêt-à-porter che aveva lanciato nel gennaio 2021.

“Non sono qui per creare un look
ma per seguire le necessità delle donne.
E questa la mia idea di design”.

È stato direttore creativo di Lanvin a Parigi dal 2001 al 2015, ringiovanendo l’etichetta con i suoi disegni fantasiosi, ricchi di colore, stampe e volume. Nelle sue collezioni non mancavano mai ruches, drappeggi, maniche a pipistrello e gioielli esagerati. L’uscita scioccante di Elbaz dalla maison fu talmente aspra che il designer si prese una pausa di cinque anni dal settore della moda, tornando all’inizio del 2021 con una proprio marchio AZ Factory.

Prima di Lanvin, il designer aveva collaborato per diverse altre case di moda, tra cui Geoffrey Beene, Guy Laroche e Yves Saint Laurent e per l’etichetta italiana Krizia e con Tod’s per alcuni modelli di mocassini e borse. Elbaz iniziò la sua carriera nella moda nel 1989 assistendo lo stilista americano Geoffrey Beene, dopo essersi trasferito a New York, diventando per 7 anni il suo braccio destro.

“Il mio sogno più grande era creare un marchio e non la maison di uno stilista. Se un giorno non ci sarò più, voglio che qualcuno prenda il sopravvento”

Nel gennaio 2021, Elbaz era tornato nel settore della moda con grande entusiasmo, con la sua nuova etichetta AZ Factory. Il suo nuovo marchio era radicato in un modello di business senza stagioni, incentrato su pezzi senza tempo, mantenendo la sua riverenza per il colore, il motivo e l’arguzia che già lo caratterizzavano. Considerato da tutti una delle figure più brillanti e amate dell’industria della moda e un uomo di eccezionale talento, il suo senso spiccato per la bellezza e creatività, lascierà un’impronta indelebile.