Elden Ring, Finalmente!
{Che gli appassionati si preparino a morire…ancora}
di Cinzia Mantero {Gamer & Otaku}
Come gli Anelli del Potere di tolkeniana memoria, questo Elden Ring – il nuovo videogioco della casa FromSoftware – sembra destinato a “ghermire ed incatenare” gli appassionati della serie Souls.
Dopo l’uscita di Demon’s Souls (2009) e soprattutto del suo degno erede, Dark Souls (2011) e dei suoi due seguiti, abbiamo assistito alla creazione di un vero e proprio genere di videogiochi, che si è sviluppato da “gioco di nicchia” estremamnente difficile, fino a divenire un fenomeno di massa.
I giochi della serie Souls sono caratterizzati da un livello di sfida decisamente alto; ambientati in un universo medioevale abitato da demoni, draghi e divinità dalla dubbia morale, consentono al giocatore di creare un proprio personaggio, scegliendo non solo le caratteristiche fisiche ma soprattutto la classe e le varie abilità, che verranno sviluppate durante l’avventura eliminando nemici e boss, e rubandone le anime, che in questo mondo rappresentano la moneta di scambio. Sempre che si riesca a sopravvivere, dato che non esistono salvataggi automatici, ne’ tantomeno selezione delle difficoltà.
Dimenticatevi anche della mappa, dei suggerimenti in game, della salute che si rigenera, dei muri invisibili che vi salvano da baratri mortali… e se giocate online ogni tanto aspettatevi che un altro giocatore invada il vostro universo, uccidendovi e rubandovi tutte le anime.
Con queste premesse nasce l’ultima fatica della FromSoftware, ovvero Elden Ring, che si distacca dai suoi predecessori, catapultandoci in un universo decisamente diverso: l’autore dei vari Souls (Demon’s ed i tre Dark), Hidetaka Miyazaki, ha affidato infatti la trama del gioco a George Martin, l’osannato creatore de Il Trono di Spade.
L’unica vostra speranza rimane strisciare verso gli unici punti di salvataggio – i falò – tenendo ben stretta fra i denti la vostra salute mentale, o evocare un amico, che , unendosi a voi come fantasma, vi permetterà di non distruggere l’ennesimo controller da settanta euro.
Se resistete ad un gioco così, prepotentemente trial and error, la soddisfazione sarà tanta e varrà ogni centesimo speso.
Poco sappiamo ancora della lore, la mitologia del mondo di Elden Ring, tranne le informazioni trapelate dai vari leaker, e – finalmente – da un trailer ufficiale presentato all’ultima Summer Game Fest: un open world, creature gigantesche, la possibilità di muoversi e combattere a cavallo, e draghi. Tanti draghi. Potremo comunque personalizzare il nostro eroe, esisteranno le magie, e a quanto pare ci muoveremo in un universo distrutto, fra rovine di qualcosa chiamato l’Ordine Aureo. Noi saremo i Senza Luce (…nei Souls ci chiamano Non-Morti…un passo avanti…forse) ed una voce imperiosa ci prometterà morti orribili e ci intimerà di piegare il ginocchio (…Signor Martin, la sua è una fissazione…), mentre saremo alla ricerca dell’Anello Ancestrale.