Edward Colston
{La statua rimossa esposta in un museo inglese}
di Micaela Antozzi {Art Director}
Un anno dopo la sua caduta, la statua del commerciante di schiavi Edward Colston viene temporaneamente esposta nel museo di Bristol.
Distesa su un lato, poiché il danno arrecato alla sua base le impedisce di stare eretta, è stata posta in una delle sale del Bristol Museums con un display che arreca la scritta: “The Colston Statue: What Next?”.
La mostra include manifesti della protesta di un anno fa che ha portato al rovesciamento della stessa, nonché una cronologia degli eventi. La scultura è ancora coperta dai graffiti fatti durante le proteste e i restauratori del museo hanno persino stabilizzato la vernice spray per evitare che si sfaldi.
Il futuro della statua non è ancora chiaro, è stata infatti istituita una commissione a seguito della protesta che chiede contributo al pubblico.
Le possibilità sono molteplici, includono sicuramente la rimozione della scultura dalla vista del pubblico ma anche l’inclusione della stessa in una mostra dedicata alla tratta transatlantica degli schiavi con un suo eventuale ripristino sul basamento. La scultura durante le proteste era stata rovesciata, deturpata e gettata nel fiume Avon, per poi venire ripescata dal consiglio comunale pochi giorni dopo.
Edward Colston costruì la sua ricchezza con la Royal African Company, le cui navi trasportarono circa 84.000 schiavi dall’Africa alle Americhe tra il 1672 e il 1689.
Il 7 giugno 2020, durante una manifestazione del movimento Black Lives Matter, la sua statua in bronzo fu abbattuta dalla folla e gettata nelle acque del porto. Il 15 luglio 2020, al suo posto fu messa sul piedistallo una statua realizzata dall’artista Marc Quinn (leggi il nostro precedente articolo) raffigurante una ragazza con il pugno destro chiuso, simbolo del movimento, per poi essere rimossa su ordine dell’amministrazione locale.