Cambiamento climatico, rapporto ONU
{è codice rosso per l’umanità}
di Åsa Björklund {Malmö – Svezia}
Un importante rapporto scientifico delle Nazioni Unite, ha affermato che il clima sta cambiando in modi senza precedenti e talvolta irreversibili: ondate di calore sempre più estreme, siccità e inondazioni e il limite delle temperature è superato in poco più di un decennio. “Codice rosso per l’umanità”, è l’affermazione delle Nazioni Unite.
Le concentrazioni atmosferiche di Co2, nel 2019, sono state le più alte degli ultimi 2 milioni di anni. Negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha uguali. Gli scienziati dicono che c’è ancora speranza se l’umanità agirà sui profondi tagli alle emissioni di gas serra, stabilizzando così l’aumento delle temperature ed evitando una catastrofe. Ma solo se il mondo avrà la forza di agire velocemente. Queste sono alcune delle indicazioni contenute nella prima, delle tre parti, del sesto rapporto dell’IPCC (il gruppo di scienziati esperti in cambiamento climatico) approvato dai 195 governi dell’Onu.
“Se uniamo le forze ora,
possiamo evitare la catastrofe climatica.
Ma, come chiarisce il rapporto di oggi,
non c’è tempo per ritardi
e non c’è spazio per scuse”
(António Guterres segretario generale ONU)
Cinque i punti chiave descritti nel rapporto:
- La temperatura globale è stata di un 1,09°C più alta nel decennio tra il 2011-2020 rispetto al periodo 1850-1900.
- Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati dal 1850
- Il recente tasso di innalzamento del livello del mare è quasi triplicato rispetto al 1901-1971
- L’influenza umana è (90%) il principale motivo del ritiro globale dei ghiacciai dagli anni ’90 e della diminuzione del ghiaccio marino artico
- È praticamente certo che le punte di caldo, comprese le ondate di calore, sono diventate più frequenti e più intense dagli anni ’50
Questo rapporto è la prima importante revisione della scienza del cambiamento climatico dal 2013. La sua pubblicazione arriva meno di tre mesi prima di un importante vertice sul clima a Glasgow noto come COP26.
Con toni forti e fiduciosi, il documento dell’IPCC afferma che “è inequivocabile che l’influenza umana ha contribuito a riscaldare l’atmosfera, gli oceani e la terra”. Questo riscaldamento “sta già influenzando molti eventi meteorologici e climatici estremi in ogni regione del mondo”.
Che si tratti di ondate di caldo come quelle recentemente sperimentate in Grecia e nel Nord America occidentale, o di inondazioni come quelle in Germania e Cina, “la loro attribuzione all’influenza umana si è rafforzata” nell’ultimo decennio.