100 anni di Surrealismo
{Un movimento artistico e letterario ancora vibrante}
di Micaela Antozzi {Art Director}
Il surrealismo, il movimento artistico nato nel 1924 quando quando a Parigi André Breton pubblicò il Manifeste du Surréalisme. Il manifesto voleva rappresentare il reale flusso del pensiero, libero da qualsiasi filtro o controllo esercitato dalla razionalità e da vincoli di tipo estetico o morale, abbracciando “l’onnipotenza dei sogni” per esplorare gli aspetti inconsci e tutto ciò che c’è di meraviglioso nella vita.
Secondo il suo pensiero, un’arte in grado di andare oltre il mero dato razionale avrebbe potuto contribuire a liberare l’umanità da vincoli convenzionali. “La sola parola libertà è tutto ciò che ancora mi esalta” – scrisse Breton.
Un’idea letteraria che divenne un movimento artistico, rivoluzionando quasi tutte le forme di produzione culturale
Il “Manifesto del Surrealismo” ebbe un impatto considerevole sulla cultura a livello globale e non solo le arti visive e la letteratura, ma anche la musica e pensiero filosofico,
specialmente attraverso i temi dell’irrazionalità e del subconscio. Influenzò significativamente anche la psicologia, in particolare la psicoanalisi, e il pensiero di studiosi del calibro di Sigmund Freud e Carl Jung. Molti artisti quali Salvador Dalí, René Magritte e Max Ernst aderirono al movimento surrealista, creando opere entrate a far parte dell’immaginario collettivo moderno.
Eventi in tutto il mondo celebreranno il centenario del movimento artistico, chiedendosi se i nostri sogni folli potranno ancora renderci liberi
Cosa può ancora offrirci il Surrealismo 100 anni dopo? Le sue riflessioni filosofiche hanno qualcosa da dire sulla società odierna? Sentiamo ancora, quel comandamento surrealista: “Trasforma il mondo, cambiando la vita”?
Molte istituzioni culturali organizzeranno esposizioni per esplorare l’impatto di questa corrente artistica, direttori di musei, curatori e storici dell’arte di tutto il mondo, cercheranno di rispondere a questi interrogativi con mostre ed esposizioni dedicate in varie parti del globo.
Il programma surrealista, incentrato sull’ignoto, sul sogno, sul subconscio e su un ambizioso disegno di emancipazione creativa e sociale, sarà al centro di un’importante mostra internazionale itinerante, dal Belgio agli Stati Uniti. Lo spartito surrealista guiderà l’esposizione in una pluralità di sedi internazionali.
L’esposizione, partita il 21 febbraio, fino al 21 luglio, al Royal Museums of Fine Arts of Belgium con un percorso concepito in stretta collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, accoglierà i più illustri nomi del movimento, da Max Ernst a Giorgo de Chirico, da Salvador Dalì a Dorothea Tanning e Leonor Fini, per poi trasferirsi a Parigi il 4 settembre. La mostra si sposterà in seguito ad Amburgo e Madrid, per concludersi negli Stati Uniti, al Philadelphia Museum of Art nel 2026.