Salman Khoshroo
{Ritratti tridimensionali in lana grezza}
di “Bettina” Abby Wright {Brixton-London}
Classe 1983, Salman Khoshroo è l’artista iraniano autore di queste sculture, che modella con pezzi di fibre in lana grezza trasformandole in busti espressivi. Queste opere variano dall’astrazione e altre rimanendo più fedeli alle caratteristiche del soggetto ritratto. Salman Khoshroo ha trascorso la sua infanzia a New York. Dopo alcuni anni intermittenti in Iran è andato a studiare all’Australian National University, dove ha conseguito la laurea in Digital Art. Si è recentemente trasferito a Londra per studiare alla Goldsmith’s University e i suoi lavori sono ampiamente aprrezzati e seguiti sui social.
Nel suo sito si legge: “Intrecciare fibre inanimate nei volti mi dà conforto e aiuta ad affrontare i problemi. Questi ritratti sono delicati e vulnerabili e risuonano con la mia situazione precaria. Viviamo in tempi fragili e sento il bisogno di trovare nuovi materiali e la mentalità per reinventare la mia pratica. La lana porta calore e intimità a questi ritratti e gioca provocando l’istinto di nutrimento”.
L’artista usa la lana come se fosse pittura, i ciuffi di fibra sono intrecciati, annodati e avvolti con cura per formare busti scultorei tridimensionali che esprimono una profonda emozione. Il loro aspetto realistico è dettagliato nel realizzare i tratti del viso e nei capelli fedelmente ricreati, ma sono gli interventi colorati che conferiscono alle sculture una nota surrealista.
Conosciuto per i suoi grandi ritratti a spatola, Salman Khoshroo, sperimenta da sempre diversi generi pittorici e tra i suoi ultimi lavori c’è una scultura meccanica, realizzata con stampa 3D, legno, metallo, fili, parti meccaniche ed elettroniche, attraverso cui esplora la relazione tra il movimento e la vita.