Refik Anadol, Living Paintings
{Dipinti viventi generati dall’intelligenza artificiale}
di Belly Bellini {Chief Digital Officer}
Living Paintings. la prima grande personale di Refik Anadol, uno dei più famosi e richiesti artisti digitali al mondo, in mostra alla Jeffrey Deitch Gallery di Los Angeles, dal 14 febbraio 2023. L’esposizione presenterà una serie completa di “dipinti viventi” e ipnotici, generati dall’intelligenza artificiale. Queste opere, basate su un set di dati di immagini pubblicamente disponibili, trasformate in vibranti opere digitali astratte, turbinano e sibilano all’interno delle loro cornici.
Questo spettacolo, fortemente guidato dalla tecnologia, raffigura collettivamente reinterpretazioni AI degli ambienti naturali della California. Un trittico, “Oceano Pacifico”, attinge ad immagini di dati radar ad alta frequenza degli ambienti oceanici; “Winds of LA” è creato di dati del vento, raccolti dai sensori meteorologici; e due trittici separati incorporano oltre 153 milioni di immagini di paesaggi dei parchi nazionali della California di provenienza pubblica.
Unendo memorie collettive della vita urbana e della natura con rivoluzionarie tecnologie di machine learning e visualizzazione, Living Paintings invita a una contemplazione poetica e futuristica di collaborazioni mirate uomo-macchina.
L’esposizione si estende nel futuro, in una relazione unica e dinamica tra arte, tecnologia e architettura, solleticando i nostri sensi ed evocando appartenenze simultanee. Il filo conduttore principale che attraversa le sue rivoluzionarie visualizzazioni del mondo invisibile, è l’utilizzo dei dati come pigmento pttorico per creare ambienti immersivi arricchiti.
Refik Anadol (1985, Istanbul, Turchia) è un media artist di fama internazionale, regista, programmatore informatico e leader nell’estetica dei dati e dell’intelligenza artificiale,vive a Los Angeles dal 2012. Il suo lavoro mette in rapporto la creatività con l’intersezione tra uomo e macchina. Prendendo i dati che ci circondano come materiale primario e la rete neurale di una mente computerizzata come collaboratore, Anadol ci offre visualizzazioni radicali dei nostri ricordi digitalizzati ed espande le possibilità delle arti, dell’architettura, della narrativa e del corpo in movimento.