(in)visible
{abstractions and fragments of queerness}

di Åsa Björklund {Malmö – Svezia}

Cosa emerge quando guardiamo una collezione d’arte da una prospettiva queer? Può un museo dirci qualcosa sulla dualità di assenza e presenza?
La mostra (in)visibile parte dalla collezione del Malmö Konstmuseum (Malmö, Svezia), presenta opere d’arte che vanno dall’inizio del XX secolo ai giorni nostri.
L’approccio curatoriale di (in)visible si è esteso oltre le mura del museo, coinvolgendo artisti locali, ricercatori e gruppi di giovani in una serie di conversazioni e workshop. Questo processo collaborativo ha innescato domande sulla frammentazione, la spazialità, il corpo e il desiderio. Esplorare la collezione ha significato anche trovare delle lacune che hanno aperto le porte al prestito e all’acquisizione di nuove opere.

Molti dei temi esplorati nella mostra sono interconnessi. Alcune opere alludono al regno privato, familiare e intimo, mentre altre indagano i diversi modi in cui gli spazi pubblici possono essere vissuti. In diverse opere, il corpo è presentato come materia malleabile, segnato e modellato dalla storia e dal potere.

(in)visibile offre scorci su espressioni queerness, lasciando spazio ad una molteplicità di interpretazioni
che non possono essere contenute

Nella mostra sono inclusi un totale di 29 artisti locali ed internazionali, che lavorano da varie prospettive. Diverse opere d’arte inquadrano esplicitamente motivi queer, e altre sono state incluse seguendo un’attenta metodologia di letture queer, risultando in connessioni eccitanti e inaspettate.

Il termine “queer” racchiude vari significati e le persone si relazionano ad esso in modi diversi. Inizialmente usato come parola dispregiativa, il termine è stato successivamente rivendicato dagli attivisti LGBTQI+, e ad oggi è un importante marcatore di identità per molte persone. La fine del XX secolo ha visto anche la nascita della teoria queer, una disciplina specifica che è diventata un influente strumento critico nel mondo accademico. La queerness mette in evidenza le identità che non rientrano perfettamente in categorie normative e spesso parla di idee di appartenenza e comunità.

La mostra si riferisce a WorldPride 2021
e Öppna Malmö (Open Malmö), iniziativa della città di Malmö per sensibilizzare e porre domande su discriminazione e razzismo

(in)visibile: abstractions and fragments of queerness
Fino al 9 gennaio 2022

Malmö Konstmuseum
Malmöhusvägen 6
SE-205 80 Malmö
Svezia
Orario: lunedì – domenica 10:00-17:00

T +46 40 34 10 00
[email protected]