di Micaela Antozzi {Art Director}

Nel 150° anniversario della nascita dell’artista futurista Giacomo Balla, il MAXXI di Roma, rende omaggio all’artista futurista Giacomo Balla e alla sua eredità, aprendo le porte per la prima volta della sua antica dimora, Casa Balla a Roma. In contemporanea una mostra al museo, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Domitilla Dard, dal titolo “Casa Balla: dalla casa all’universo e ritorno” (fino al 21 novembre 2021), mette in luce la straordinaria attualità del Futurismo e dei suoi temi.

In trent’anni Giacomo Balla (1871-1958) trasformò l’intera abitazione di famiglia in una vera e propria opera d’arte, un laboratorio di sperimentazione fatto di pareti dipinte, di una miriade di mobili, arredamenti, utensili decorati, di numerosi quadri e sculture, di abiti da lui disegnati e di tanti altri oggetti che, insieme, hanno creato un unico e caleidoscopico progetto totale.

Un laboratorio di sperimentazione, pareti e porte dipinte, mobili e complementi decorati, utensili autocostruiti, quadri e sculture, abiti disegnati e cuciti a mano

Giacomo Balla ha vissuto e lavorato nell’appartamento di via Oslavia dal 1929 fino alla sua morte nel 1958, mentre le figlie (le pittrici Luce ed Elica Balla) hanno curato la proprietà fino agli anni ’90. La Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città di Roma ha acquisito l’appartamento nel 2004 e lo ha scrupolosamente riportato al suo originale splendore colorato.