Lazzaretto di San Gregorio

Lazzaretto di San Gregorio
{Milano, fuori le mura…}

di Emelise Giovanoli {Architetto – Milano}

Camminando (date le circostanze, con un po’ di fantasia e una bisaccia di memoria) lungo la via San Gregorio quasi all’incrocio con Corso Buenos Aires, si può ammirare un suggestivo e antico edificio in mattoni che rappresenta tutto ciò che resta del grande Lazzaretto di Milano.

Fu edificato nel 500 in una vasta area fuori Porta Orientale, oggi Porta Venezia. Dopo aver destinato a luogo di isolamento il Castello di Cusago, in occasione dell’ennesima pestilenza del 1486/90 si decise nel 1488 di costruire il Lazzaretto.

Di fatto nelle sue parti principali fu costruito tra il 1508 e il 1513 per volere di Ludovico il Moro, Duca di Milano. Realizzato su disegno del Filarete (evidente è il richiamo con l’ospedale Maggiore oggi Università Statale) i lavori furono affidati ufficialmente a Lazzaro Palazzi e successivamente da Lazzaro Cairati da cui il nome.

Fu eretto su una vasta area di circa 380 metri per lato. L’ampia struttura a quadrilatero, era costituita da 288 celle di circa 20 mq. dotate di due finestre, una affacciata su strada e l’altra rivolta verso il portico interno, una latrina e un camino. Ognuno dei quattro lati della struttura era destinato ad ammalati, risanati, sospetti e medici, speziali e barbieri.

Al centro dell’ampio cortile permane una Cappella, oggi riconsacrata a San Carlo. Lungo il perimetro esterno correva un fossato, ed un canale navigabile di collegamento con la città di Milano.

Fu utilizzato a pieno regime per l’ondata di peste del 1524 fino alla terribile epidemia del 1630, durante la quale sessantamila vittime, su una popolazione di centotrentamila abitanti, persero la vita.

Negli anni cambiò la sua originaria funzione. Divenne infatti, con il susseguirsi dei tempi, caserma, prigione, cimitero, una scuola veterinaria. Fino al 1797 quando fu espropriato da Napoleone per farne alloggi della Cavalleria e i prati circostanti furono dati in affitto.

Verso metà ottocento fu poi in parte espropriato per il passaggio della ferrovia e alloggio operai, divenne anche abitazione per famiglie povere ed infine intorno al 1881 l’intero quartiere fu lottizzato per un nuovo piano urbanistico.

Ad oggi ciò che rimane del Lazzaretto di Milano, sono otto campate, destinate ad una chiesa Ortodossa. Dall’esterno si scorgono i pinnacoli che indicavano i camini delle celle dove, in tempo di peste silenziosamente si sopravviveva o si moriva…

Ieri come oggi. Soli ed in isolamento…
Al posto delle sirene, le campane
e come terapia intensiva,
un infame giaciglio di sola paglia.

Foto: Flavio Baccalini

Info:

1

COSTRUZIONE:
Fine XV secolo, inizio XVI secolo

2

DEMOLIZIONE:
Fra il 1882 ed il 1890

3

LOCALITÀ:
Milano

4

USO:
Isolamento appestati o sospetti di essere infetti

Risorse: