di Ajumma 아줌마  {Blogger & Digital PR}

Ginza è uno dei più importanti quartieri chic dello shopping della città di Tokyo, dove si trovano principalmente negozi di alta moda con architetture futuristiche, ottimi e costosi ristoranti, centri commerciali, boutique di lusso, cocktail bar e sushi bar.
Recentemente, nelle strade di questo elegante quartiere, le persone hanno potuto sterilizzare i loro smartphones e lavarsi le mani, grazie a stazioni di lavaggio, installate fuori dai negozi di lusso, che una start-up giapponese ha inventato per migliorare l’igiene durante questa pandemia.

La WOTA Corp, questo è il nome della start-up, ha installato 20 delle sue macchine WOSH vicino ai famosi negozi di Ginza in collaborazione con un’associazione distrettuale volta a incoraggiare le persone a lavarsi le mani per prevenire la diffusione del coronavirus.
Le macchine non richiedono allacciamento all’acqua corrente e non utilizzano serbatoi di acqua e di scarico, bensì riciclano l’acqua attraverso un processo a tre fasi di filtrazione a membrana, inoltre hanno installato anche un dispositivo che disinfetta gli smartphone attraverso l’esposizione a raggi ultravioletti , proprio mentre gli utenti si lavano le mani.

WOTA ha spedito ad oggi circa 4.000 unità in Giappone ma ha lo scopo di espandersi a livello internazionale il prossimo anno, con molte richieste provenienti dagli Stati Uniti.
Caratterizzati dalla una tecnologia unica e innovativa di circolazione dell’acqua (in media 20 litri di acqua forniscono circa 500 lavaggi, mentre i filtri dovrebbero essere cambiati dopo circa dopo 2.000 lavaggi), le macchine WOSH possono essere installate in luoghi dove non c’è acqua corrente. Nei paesi in via di sviluppo, ad esempio, tre miliardi di persone non sono in grado di lavarsi le mani a causa della mancanza di infrastrutture di approvvigionamento idrico, invece questa nuova tecnologia permetterà alle persone, dice la start-up, di lavarsi le mani ovunque e in qualsiasi momento in maniera sicura e protetta per tutti.