La sostenibilità in Svezia
{Le città svedesi stanno riducendo drasticamente le emissioni di gas serra}
di Åsa Björklund {Malmö – Svezia}
Le città svedesi hanno preso in considerazione il cambiamento climatico, contribuendo drasticamente a ridurre le emissioni di gas serra del Paese. Lo stato scandinavo a partire dalle politiche del proprio governo, che già incoraggia uno stile di vita salutare, è particolarmente attento ai temi sulla sostenibilità e dell’ambiente soprattutto anche grazie alla speciale affinità degli svedesi con la natura.
Eletta capofila e modello per l’energia green in Europa, la Svezia ha come obiettivo la produzione di energia pulita fissato nel 2030, con un traguardo importante che include energia solare, sia termica che fotovoltaica, energia idroelettrica, eolica ed energia biotermica e biomasse.
Il prossimo passo nel cammino svedese? Diventare totalmente “carbon free”
a partire dal 2045
Helsingborg, ad esempio, una città svedese posizionata a sud del paese, la seconda città per popolazione dopo il capoluogo Malmö, vive già nel futuro.
La città ha alberi che inviano un SMS al consiglio comunale quando hanno bisogno di esser annaffiati. Hanno sensori che monitorizzano quando il terreno è poco umido e quando ha bisogno d’acqua: una soluzione che risparmia tempo e denaro.
Göteborg, la seconda città più grande della Svezia, vanta una rete di teleriscaldamento che è lunga 1.200 chilometri e riscalda il 90 per cento dei condomini della città, insieme a 12.000 case unifamiliari.
ll passaggio della Svezia dal petrolio, al teleriscaldamento all’inizio degli anni ’90, è forse il fattore più importante per spiegare le ridotte emissioni di gas serra (GHG) del Paese, sia nel settore dell’edilizia abitativa che dei servizi. Ad oggi, il teleriscaldamento rappresenta oltre l’80% del calore e dell’acqua calda forniti ai condomini svedesi.
Goteborg vanta anche un’area interamente dedicata allo shopping sostenibile: tutto ciò che è in commercio dai vestiti agli oggetti di design è rigorosamente a impatto zero.
Växjö, nella provincia dello Småland, è diventata la prima città al mondo a fissare l’obiettivo di diventare libera dai combustibili fossili entro il 2030.
Da allora, la città è passata dalle parole ai fatti conquistando la reputazione di “città più verde d’Europa”.
Växjö, utilizza un sistema di teleraffrescamento e riscaldamento centralizzato, costruisce edifici – efficienti dal punto di vista energetico – di legno e il suo trasporto pubblico funziona a biogas e fonti rinnovabili.
La città promuove la bicicletta come alternativa di trasporto e incoraggia il giardinaggio urbano proprio nel centro della città. Anche i rifiuti dell’industria forestale locale – rami, corteccia e segatura – vengono bruciati per generare calore ed energia.
Malmö e la regione circostante continuano a combattere in modo proattivo il cambiamento climatico attraverso iniziative di sostenibilità innovative e lungimiranti come il quartiere di Västra Hamnen (“Western Harbour”) un mix di architettura moderna e sostenibilità ecologica che è spesso citata come il primo quartiere europeo a emissioni zero. Dispone, ad esempio, di un innovativo sistema di gestione dei rifiuti, che utilizza l’aspirazione sottovuoto per trasportare i rifiuti domestici, in una cisterna centrale sotterranea. I rifiuti alimentari vengono quindi raccolti e convertiti in biogas, per alimentare il trasporto pubblico.
Sostenibilità attraverso l’agricoltura urbana
L’agricoltura urbana negli orti, è da sempre un passatempo popolare tra gli svedesi. In molti angoli del Paese, i residenti condividono un pezzo di terra in giardini dove coltivano frutta e verdura.
Preservare api e farfalle
L’apicoltura privata è stata stimolata soprattutto dalla notizia globale che le api stanno man mano scomparendo. Ci sono associazioni che forniscono alveari, giardini per la biodiversità e habitat per l’impollinazione negli ambienti urbani.
Le farfalle, sensibili ai cambiamenti ambientali, sono indicatori di ricerca per gli ecologisti che studiano l’effetto dei cambiamenti climatici e degli ecosistemi.
In un sobborgo di Stoccolma, un’altra associazione ha trasformato il tetto di un parcheggio di un ospedale di cinque piani. in un eco-paradiso per le farfalle, con miscele di semi di prato e giardini fioriti di nettare, per favorirne il ripopolamento .