Jamie Reid, A Lifetime of Radical Gestures
{alla Enter Gallery di Brighton}
di “Bettina” Abby Wright {Brixton-London}
Enter Gallery di Brighton ospita una mostra speciale che rende omaggio a Jamie Reid, il leggendario artista britannico, icona punk e autore di alcune delle copertine e delle opere d’arte più cult dei Sex Pistols.
Intitolata “Jamie Reid, A Lifetime of Radical Gestures”, la mostra si ispira alla serie “Rogue Materials di Jamie Reid”, che abbraccia la produzione creativa dell’artista dal 1972 al 2021. L’evento presenta rare stampe in edizione limitata dagli anni ’90 volantini dei Sex Pistols, i primi poster e le ultime opere d’arte di Reid prima della sua scomparsa nel 2023. Ad oggi immagini mai viste prima, incluso l’ultimo capolavoro di Reid.
Dalle iconiche copertine dei Sex Pistols alle raffigurazioni di Trump nazista e della regina Elisabetta II dagli occhi a svastica, Reid si è guadagnato fama di principale provocatore attraverso opere dal carattere politico, vibrante e ribelle tuttora attuali.
Di particolare rilievo è la presentazione, da parte della mostra, dell’opera d’arte finale approvata da Reid, completata prima della sua scomparsa. Intitolata “Anarchy in the UK”, il pezzo raffigura una Union Jack tagliuzzata tenuta insieme da spille da balia punk, rendendo omaggio all’omonimo singolo di lancio dei Sex Pistols del 1976.
Helen Hiett, direttrice della Enter Gallery, ricorda Jamie Reid come un vero visionario sempre in lotta per l’uguaglianza e la giustizia attraverso opere emozionanti e provocatorie. “Con questa retrospettiva – aggiunge – vogliamo onorare la sua affascinante vita e creatività, portando il suo iconico lavoro a Brighton e oltre”.
La mostra è stata curata in collaborazione con il gallerista di Reid, John Marchant,
che meravigliosamente una volta descrisse Reid come “un anarchico, punk, hippie, ribelle sconvolgente e romantico”
Nato nel 1947 a Londra, è considerato uno degli artisti e grafici punk più importanti, famoso soprattutto per le copertine dei Sex Pistols. Figlio di un redattore di un giornale liberale, frequenta il Croydon Art College, Londra, dove conosce Malcolm McLaren, futuro manager dei Sex Pistol. Nel 1970 decide di abbandonare il college per fondare il giornale politico Suburban Press, realizzato in una tipografia anarchica autogestita a Croydon.
Il suo lavoro, spesso caratterizzato da lettere ritagliate dai titoli dei giornali, ha contribuito a definire l’immagine del punk rock, in particolare nel Regno Unito dalla fine degli anni ’70. Ha collaborato a lungo con i Sex Pistols inventando un’estetica provocatoria fatta di lettere tagliate e cucite, fotografie storiche incorporate, riferimenti politici espliciti.
Le sue opere, mantengono ancora oggi un forte potere provocatorio e attualità per i messaggi anti-sistema e anti-autoritari. Ha continuato a lavorare come artista indipendente fino alla morte nel 2023, spaziando dalla grafica al collage, alla pittura. Considerato uno dei “punk più radicali” per aver tradotto in immagini l’estetica di rottura ed emancipazione del movimento, il suo stile ha definito l’immaginario visivo del punk inglese, introducendo elementi di sovversione, nichilismo e critica sociale.